Bonus sociale TARI: pronti i criteri e i principi per la definizione delle modalità di applicazione
- Dario Tansini
- 3 apr
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Con il DPCM del 21/01/2025 n. 24 pubblicato in G.U. n. 60 del 13/03/2025 sono stati definiti i principi e i criteri attuativi dell'art. 57 bis D.L. 124/2019 il qualche prevede che, al fine di promuovere la tutela ambientale in un quadro di sostenibilità sociale, ARERA assicura agli utenti domestici del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani e assimilati in condizioni economico-sociali disagiate l'accesso alla fornitura del servizio a condizioni tariffarie agevolate (c.d. Bonus sociale TARI).
Più precisamente, il decreto:
individua i beneficiari dell'agevolazione negli utenti domestici con il limite di una unica fornitura (una sola abitazione e relative pertinenze);
precisa che il disagio economico è dimostrato con riferimento all'ISEE il quale deve essere di importo non superiore a € 9.530,00 (o € 20.000,00 per nuclei con almeno 4 componenti);
stabilisce l'ammontare effettivo del bonus pari al 25% della TARI;
chiarisce che il costo delle riduzioni verrà completamente rimborsato al Comune mediante addebito a tutti gli utenti (domestici e non) di una nuova componente perequativa istituita appositamente da ARERA, che si sommerà a quelle già introdotte con la delibera 386/2023;
stabilisce che, per accedere alla riduzione, gli utenti non sono tenuti a presentare alcuna richiesta ma ARERA dovrà definire le modalità di condivisione automatica delle informazioni fornite dall'INPS;
precisa che ARERA, nel definire il nuovo metodo tariffario, ha la facoltà di introdurre meccanismi di gradualità per un periodo di 12 mesi nell'applicazione delle agevolazioni tariffarie.
Si auspica che, con l'emanazione dei decreti attuativi, ARERA chiarisca eventuali dubbi applicativi come ad es. la gestione delle riduzioni già dal 1° gennaio 2025 in considerazione del fatto che molti Comuni avranno già inviato al momento dell'emanazione delle delibere, gli avvisi di pagamento TARI. Sarà altresì necessario capire come tali agevolazioni si debbano coordinare con le riduzioni/agevolazioni già previste nei regolamenti comunali.