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Delega fiscale, nuovo decreto ai blocchi di partenza: novità su TARI, IMU e riscossione

delega fiscale

Il Consiglio dei ministri si prepara ad approvare un nuovo decreto attuativo della delega fiscale ricevuta in forza della L. 111/2023 e per la quale sono già stati approvati, tra gli altri, i D.Lgs. n. 219/2023 recante le modifiche allo Statuto dei Contribuenti, n. 220/2023 in materia di contenzioso tributario e n. 87/2024 in materia di sistema sanzionatorio tributario.


Tra le principali novità per i Comuni che dovrebbero essere contenute nel nuovo decreto, spicca la possibilità di attivare in autonomia sanatorie locali con lo stralcio di sanzioni e interessi, in attesa della più ampia rottamazione-quinquies che sarà prevista con apposita legge. Sul fronte della riscossione, saranno previsti i cosiddetti "pignoramenti sprint", ossia la possibilità di sospendere le azioni esecutive per 60 giorni se notificate dal soggetto riscossore, o per 90 giorni negli altri casi e non più 120 o 180 giorni come previsto dalla L. 160/2019.


Un’altra importante modifica riguarderà la TARI per le imprese. Il nuovo decreto dovrebbe stabilire che le superfici produttive di rifiuti speciali non saranno più completamente escluse dalla tassazione (come previsto dall’art. 1 co. 649 L. 147/2013), ma pagheranno un forfait pari al 40% della quota fissa, in quanto componente tariffaria che finanzia i servizi indivisibili. L’agevolazione si applicherà anche ai magazzini, ma solo se le superfici sono utilizzate in modo continuativo e prevalente per la produzione di rifiuti speciali. In questo modo, il recente orientamento giurisprudenziale che ammette la tassazione anche delle utenze produttive di rifiuti speciali assumerà veste legislativa.


In materia di IMU, il decreto dovrebbe infine introdurre la c.d. dichiarazione unica, finalizzata ad evitare la necessità per i Comuni di richiedere comunicazioni aggiuntive ai contribuenti. Verrà comunque confermato che le agevolazioni tributarie saranno riconosciute solo a chi presenta la documentazione richiesta, in linea con quanto già stabilito dalla Cassazione.

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