top of page

NOTIZIE

Codici ATECO e TARI: i Comuni dovrebbero valutare una nuova classificazione delle utenze non domestiche

utenze non domestiche

L'ATECO è la classificazione delle attività economiche adottata dall'Istat per finalità statistiche. Il 1° gennaio scorso è entrata in vigore ATECO 2025, una nuova classificazione che diventerà operativa a partire dal prossimo 1° aprile. Le Camere di Commercio provvederanno automaticamente ad aggiornare il dato societario.

Riguardo questo tema, diversi Regolamenti TARI prevedono che le utenze non domestiche siano classificate, con tariffa unica, in base al codice ATECO dell'impresa. Tuttavia questa classificazione non consente di applicare la tariffa corrispondente alla specifica destinazione d'uso dei locali e, di conseguenza, alla tipologia di rifiuto prodotto.

La problematica è evidente se si considerano le attività industriali. Essendo escluse dal tributo sulla base del D.Lgs. 116/2020 in quanto produttive di rifiuti speciali, applicando la categoria sulla base della classificazione ATECO, si dovranno escludere anche le superfici accessorie (mense, uffici, spogliatoi) produttive di rifiuti urbani e quindi tassabili.


Alla luce di questo, sarebbe utile che i Comuni provvedessero all'inserimento, nel Regolamento comunale TARI, di una classificazione legata alla specifica destinazione d'uso delle superfici, anziché applicare un'unica tariffa sulla base del codice ATECO che potrebbe generare situazioni di iniquità nei confronti dei contribuenti e/o perdita di base imponibile.



bottom of page