Obbligatorietà della dichiarazione IMU al fine di avere accesso ad un'agevolazione
- Giulia Esposito
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Conferme e novità sono emerse con la nuova ordinanza della Corte di Cassazione Civile n. 8357 del 30 marzo 2025, in merito all'obbligatorietà della dichiarazione IMU al fine di avere accesso ad un'agevolazione prevista dalla legge.
Negli scorsi mesi, in particolare con la sentenza n. 24200/2024, la Suprema Corte ha evidenziato che le dichiarazioni finalizzate a manifestare l'intendimento di avvalersi di un beneficio fiscale in ragione dell'affermazione della sussistenza dei requisiti e delle condizioni previste dal legislatore, sono dichiarazioni di volontà, in quanto orientate all'esercizio di un diritto soggettivo, con la conseguenza che il contribuente, che abbia omesso tale dichiarazione, non può poi invocare il principio di generale di emendabilità di una inesistente dichiarazione, operante invece per le dichiarazioni di scienza. A questo orientamento si è allineato anche il ministero con il decreto del 24 aprile 2024 che ha approvato il nuovo modello di dichiarazione Imu.
La sopra citata ordinanza n. 8357 del 20 marzo 2025 riguarda l'esenzione per i cosiddetti beni merce, ossia i fabbricati costruiti da imprese costruttrici destinati alla vendita non oggetto di locazione.
I giudici hanno nuovamente precisato che l'articolo 1 comma 769 della legge 160/2019, il quale non prevede espressamente l'obbligo dichiarativo a pena di decadenza, non ha abrogato l'articolo 2, comma 5-bis del Dl 102/2013, che invece prevede espressamente la necessaria dichiarazione per accedere all'agevolazione.
Per quanto riguarda la novità riportata dall'ordinanza, i giudici hanno sottolineato la necessità di presentare ogni anno la dichiarazione per i beni merce, ritenendo che questo obbligo si potrebbe estendere a tutti gli altri casi per i quali la normativa Imu prevede un'agevolazione. Questo sulla base del fatto che, trattandosi di fatti potenzialmente variabili da periodo a periodo, devono essere portati a conoscenza dell'Ente impositore per confermare la loro permanenza.