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TARI: dichiarazione condicio sine qua non per la riduzione delle superfici tassabili

Planimetrie

La Corte di giustizia di secondo grado della Toscana, con la sentenza n. 209 del 19 febbraio 2025, ha affermato il principio secondo cui, per le utenze non domestiche, la superficie da sottoporre a tassazione è quella che si rileva dalla misurazione della planimetria catastale depositata dalla parte con Docfa all'Agenzia del territorio.

Questo per sottolineare che eventuali deroghe alla tassazione e riduzioni delle superfici non operano in via automatica, sulla base della mera sussistenza di situazioni di fatto, bensì solo in conseguenza della dichiarazione presentata dal contribuente.

Ne deriva che nel caso in cui sia stato emesso un avviso di accertamento per omessa dichiarazione TARI basato sulle risultanze catastali di occupazione/detenzione dell'immobile, il contribuente non potrà far valere in giudizio le proprie ragioni adducendo l'effettiva spettanza, anche se concreta e reale, della riduzione: la dichiarazione diventa la condicio sine qua non per poter fruire di una riduzione di superficie imponibile e la sua omissione non può essere sanata per le annualità passate, valendo soltanto per quelle future.



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