TARI - l'accertamento non è valido se mancano gli identificativi dell'immobile
- Dario Tansini
- 15 lug 2024
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L’avviso di accertamento Tari deve rispettare l’obbligo di motivazione previsto dall’art. 7 della legge n. 212 del 2000. Questo obbligo implica che l’avviso deve contenere tutti gli elementi essenziali per permettere una chiara e completa identificazione dell’unità immobiliare oggetto dell’accertamento. Se l’avviso riporta solo la via di ubicazione senza il numero civico, la superficie (ad esempio, 240 mq) e la categoria tariffaria, ma manca di indicare i dati catastali o altri elementi utili, non soddisfa i requisiti di motivazione. In tali casi, l’avviso è considerato carente e deve essere annullato, poiché non fornisce sufficienti dettagli per identificare con precisione l’unità immobiliare interessata. La mancanza di questi elementi essenziali rende l’avviso non conforme alle disposizioni normative, compromettendo la sua validità legale.
Quali sono le possibili conseguenze dell'annullamento:
sospensione della riscossione: se l’avviso viene annullato, la procedura di riscossione viene sospesa. Questo significa che il contribuente non è più tenuto a pagare l’importo contestato fino a quando non viene emesso un nuovo avviso corretto.
rimborso: se il contribuente ha già pagato l’importo indicato nell’avviso annullato, può richiedere il rimborso delle somme versate.
emissione di un nuovo avviso: l’ente impositore può emettere un nuovo avviso di accertamento che corregge gli errori presenti nel precedente. Questo nuovo avviso deve rispettare tutti i requisiti di legge per essere valido.
contenzioso: l’annullamento può portare a un contenzioso tra il contribuente e l’ente impositore, soprattutto se il contribuente ritiene che l’annullamento non sia stato gestito correttamente o se ci sono ulteriori contestazioni relative all’importo dovuto.
Riferimenti normativi: art. 7 della legge n. 212 del 2000.
Riferimenti giurisdizionali: Cass. 21 novembre 2018, n. 30039.